MAMMA. Consigli di sopravvivenza. da 0 a 6 mesi.
COME SOPRAVVIVERE A PARENTI ED EROI. DA 0 A 6 MESI.
Noi mamme sappiamo bene quanto sia faticosamente appagante allattare nostro figlio, leggiamo mille articoli ed ascoltiamo i consigli stressanti di nonni, parenti ed amici su come fare e come si è sempre fatto, e se buttiamo gli occhi al cielo, caschiamo sempre su una ragnatela. Le vedo, le guardo, mi guardano.
Il mio ego reagisce vergognoso, perché SA bene che l’ospite potrebbe averla già notata, così come potrebbe aver notato il casino intorno, fatto di pezzi di carta stracciati dal bebè, fazzoletti appoggiati lì e là, telecomando a portata di mano proprio tu che <non guardo mai la tv>, cuscini posizionati come un quadro astratto, cose sistemate alla meglio, come spesso riesci stoicamente a fare con una mano sola, quella libera. Bravissima!
Bebè ha qualche mese e la casa sembra esplosa.
<ti serve solo un pò di organizzazione, vedrai, se ti organizzi ce la fai> me lo dicono con un sorriso da madri perfette, mentre girano il cucchiaino nella tazzina del caffè.
<oh, credo abbia fame, si sta agitando, posa pure qui>
<ha mangiato da poco, era il momento del riposino…>
<oh, l’ho svegliato io?????>
<no, tranquilla…> (adora la suoneria idiota del tuo smart-smartissimo-phone, sembra tu abbia vinto una lotteria, invece un altro più idiota di te ti ha inviato un sms- ciao ke stai facndo?:P – e tu ovviamente ti sei messa di 3/4 per un selfie in casa mia con un ciuccio in mano, poi mi hai chiesto se potevi fargli una foto e mentre ti stavo per dire NO l’hai accecato con il flash. Annegati nel caffè, io mi metto comoda)
COMODA. Comoda è una parola che ci diciamo spesso, da troppo tempo ormai.
Durante la gravidanza abbiamo abbandonato l’esuberanza in nome della Sacra Pancia, accantonando tacchi alti e vestiti fascianti; dopo il parto abbiamo dovuto constatare che tutto ciò che indossavamo con piacere, avrebbe atteso ancora a lungo nell’armadio fino a data da destinarsi. Il nostro guardaroba si è ridotto drasticamente a pigiami, tute e leggings, con particolare accortezza per le maglie. Eh si, perché “noi mamme che allattiamo”, sappiamo quanto sia importante, basilare, essenziale, poter raggiungere la merenda tetta prima che la situazione peggiori drasticamente, ovunque.
I reggiseni con i quali ci sentivamo invincibili sono piegati nel primo cassetto del comò, così come li hai abbandonati un anno e mezzo fa.
Noi mamme che allattiamo ci chiediamo se la nostra pettinatrice ricordi ancora il nostro volto, le chiacchierate che ci facevamo, se si sia chiesta dove siamo finite, o se ci abbia etichettate come voltagabbana. No, cara pettinatrice, mi manchi come la primavera, vorrei volare sotto le tue abili dita domani stesso, a qualsiasi ora tu abbia posto, ed abbandonarmi al rinnovo totale, scegli tu le sfumature..dimenticavo, ho Bebè che mangia Sempre, e dopo dieci minuti vuole gattonare, o toccare tutto..no, non posso semplicemente lasciarlo da una nonna, se vuole la tetta succede un inferno.
Sono riuscita ad andare dalla pettinatrice quando Bebè ha compiuto 10 mesi..ha fatto merenda con il fruttino insieme a papà, ma era decisamente contenta di vedermi, tanto che quel giorno non mi ha mollata più.
Noi mamme non abbiamo una borsa. La nostra Vuitton è nell’armadio in punizione perché non ci sta dentro l’occorrente. Usciamo di casa come non dovessimo tornare più, con pannolini salviette ed asciugamano, body, tutina e maglietta, bavaglino fruttino e cucchiaino, biberon d’acqua e giochino, berretta guantini e caricatore del cellulare, tutte le card di ogni negozio esistente ed una borsa supplementare ripiegata per la spesa, che è anche l’unico pezzo che dimentichiamo e che ci serve.
Siamo bellissime!
La nostra vita è cambiata radicalmente, le nostre abitudini, piacevoli o meno, sono state spazzate via in un attimo, siamo rinate partorendo, diverse, come i bruchi che cambiano pelle, diventando farfalle. Compiamo la nostra metamorfosi lentamente, davanti allo specchio o nella solitudine delle serate passate “in posizione”. La mente vola nell’immobilità del corpo.
Si pensa tanto, si cerca di fare ordine in un continuo uragano emotivo.
La società non ci aspetta, e poco importa, tanto non siamo più chi eravamo, noi stiamo cambiando, stiamo crescendo, ci stiamo evolvendo in silenzio.
Alla faccia della coppia che scoppia, della fretta e del traffico, di quello che succede in fabbrica o in ufficio, di una lavatrice sempre piena o da riempire, noi abbiamo un’Occasione e la consapevolezza.
L’amore immenso ci benedice e ci appaga, quando siamo immobili all’ombra delle nostre tende, sia in un giorno di sole torrido e di vespe in cerca di fiori, sia nella malinconia dolcissima della pioggia che tutto lava e tutto porta via. Via.
Via.
Ecco perché è lì quella ragnatela.
Ecco perché la mia maglia fa schifo ed ho la piega a molletta.
Per ricordarmi di non sacrificare NOI, questa cosa breve e bellissima, per chiunquetusia.
È per Amore, che sono perfettamente Imperfetta, per Amore.
Quando vi diranno <io ho sempre stirato le federe e gli asciugamani…> rispondetegli che avete di meglio di fare, perché è chi non ha niente da fare, che fa cose INUTILI al mondo ed a discapito dell’ecosistema. Ognuno fa la propria scelta.
Ecco perché è li quella ragnatela,
ecco perché il campanello ci coglie sempre impreparate, ecco perché non so dove siano le chiavi né le cose che ho posato, ecco perché m’inventerò qualcosa all’ultimo per la cena,
perché la fretta non va d’accordo con me, non adesso, non ancora, portatela via, portala lontano
fuori da casa mia.
Imparate a “lasciar andare” e lasciarvi andare. Riscrivete la lista delle VOSTRE reali priorità, prima di quelle degli altri, o quelle che gli altri si aspettano da voi, perché la verità è che sanno benissimo di avere pretese al di sopra delle loro stesse possibilità, ma ci godono a vedervi vacillare, e quest’immagine da copertina che avete in mente, della figa col marmocchio in braccio che serve un the in una casa splendente, è sbagliata, è atroce, è offensiva!
Riscrivete quella lista, fatelo per voi, accarezzate quella testolina ciuccialatte, lasciate perdere le ragnatele, serviranno per le mosche… Siete bellissime, mamme, BELLISSIME, e dovete stare serene, una mamma serena è una moglie serena, che lo sappiano anche i vostri mariti.
Siete BELLISSIME e non permettete a nessuno di smentirlo, l’amore vince sempre, su tutto, e quest’amore è destinato a durare per sempre.
Link utili:
http://www.lllitalia.org/ sito Leche League allattamento